STORIA DELLA CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DELLA CANDELARIA
La chiesa di Nuestra Señora de Candelaria a La Oliva iniziò la sua costruzione alla fine del XVI secolo e fu completata nel XVII secolo. La chiesa di La Oliva ebbe il suo massimo splendore dalla fine del XVII secolo alla metà del XIX secolo. In questo periodo la chiesa fu scelta da nobili, borghesi e aristocratici per celebrare cerimonie religiose, compresi i matrimoni. La chiesa rappresenta le forme e gli angoli caratteristici dell’architettura di Fuerteventura.
Tra i matrimoni più popolari, scopriamo quello di Don Cristóbal Manrique de Lara, riconosciuto come l’ultimo colonnello di Fuerteventura, unito in matrimonio con la nipote Doña María de las Nieves del Castillo Manrique de Lara, che all’epoca aveva sedici anni. Il matrimonio ebbe luogo il 30 marzo 1834. La chiesa servì anche come luogo di sepoltura per i nobili del nord di Fuerteventura, come documentato negli Apuntes Geográficos sobre la Isla (Note geografiche sull’isola) di J.D.D DE 1837.
Nel 1993 la Chiesa di Nostra Signora della Candelaria è stata dichiarata Bene di Interesse Culturale.
STRUTTURA E ARTE NELLA CHIESA
FUORI DALLA CHIESA
La facciata principale è a tre navate con tetto a capanna. Queste tre navate sono illuminate da due oculi nelle navate laterali, per poi lasciare spazio a un’enorme porta ancorata alla navata principale e presieduta da una croce cattolica.
L’enorme porta principale è in pietra grigia, situata nella navata centrale, sostenuta da archi semicircolari con colonne a base quadrata e sormontata da un frontone triangolare che si apre in un angolo superiore.
La torre si erge su un lato e contiene il campanile con diverse campane; è costruita in pietra scura, che contrasta con il colore biancastro del resto della chiesa. La torre fu utilizzata per lungo tempo come torre di avvistamento per fronteggiare gli attacchi dei pirati che Fuerteventura subì in un lontano passato.
DENTRO LA CHIESA
Sulla pala dell’altare principale della chiesa spiccano cinque dipinti a olio su tela, la cui paternità è attribuita al pittore Juan de Miranda Cejas. Questi dipinti a olio raffigurano San Giovanni Evangelista, San Giovanni Battista, il Calvario, San Giuseppe con il bambino e la Vergine della Dolorosa.
Altre opere d’arte degne di nota sono un dipinto di anime donato da Don Melchor de Cabrera e Doña Ana de Cabrera y Bethéncourt nel 1732. Il dipinto raffigura vari personaggi come l’Arcangelo, accompagnato alla sua sinistra dalla Vergine, da San Giuseppe e da San Giovanni Battista, mentre alla sua destra si trovano San Pietro, Sant’Anna, Sant’Agostino e infine il Re Baldassarre.
All’interno si trova anche la Virgen de la Candelaria, che dà il nome all’edificio, che incorona il tempio da un altare e attende la sua processione che si svolge ogni 2 febbraio.
COME RAGGIUNGERE LA CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DELLA CANDELARIA
Per raggiungere la chiesa dobbiamo recarci nel villaggio di La Oliva, la troveremo nel centro del paese; in una grande piazza di fronte al Municipio di La Oliva, e a destra della strada FV-101.